IVA-CONTRIBUTI E INAIL NON PAGATA: DAL 15 LUGLIO SCATTA LA RESPONSABILITA' CIVILE E PENALE PER L'INERZIA DELL'IMPRENDITORE IN CASO DI CRISI

Il 15 luglio entra in vigore il codice della crisi. Tra le tante novità vi segnalo GLI ALERT che i "creditori pubblici qualificati" - Inps - Inail - agenzia delle entrate - agenzia delle entrate-Riscossione saranno obbligati ad eseguire nei confronti dell'imprenditore e se presente nei confronti dell'organo di controllo quando l'esposizione debitoria nei loro confronti supera i limiti indicati dalla legge (art. 25 novies CCI).
La segnalazione inviata all'imprenditore deve contenere l'invito a chiedere la composizione negoziata della crisi se ne ricorrono i presupposti in quanto uno degli elementi più rilevanti del CCI è la volontà di far emergere tempestivamente la crisi, costituendo un sistema di rilevazione e allerta, per fronteggiarla e prevenire l’aggravamento e l’insolvenza.

A tale scopo sono state introdotte delle misure che permettono all'imprenditore individuale o collettivo di rilevare tempestivamente la crisi. L'imprenditore può però captare i segnali di crisi soltanto se si è dotato di un'adeguata organizzazione interna. Se non anticipa in tal modo l'irreversibilità della crisi incorre in gravi responsabilità, diversamente può beneficiare, se ne ricorreranno i presupposti, di misure premiali.

In questo articolo tratto esclusivamente gli alert dei creditori pubblici qualificati che avvengono a mezzo pec o tramite raccomandata A/R se vengono superati i seguenti limiti:

Segnalazione dell'Inps 

L'Inps segnala il ritardo di oltre 90 giorni nel versamento di contributi previdenziali di ammontare superiore:
1) per le imprese con lavoratori subordinati e parasubordinati: al 30% di quelli dovuti nell'anno precedente e se supera i 15.000 euro;
2) per le imprese senza lavoratori subordinati e parasubordinati: all'importo di 5.000 euro.
L'Inps invia le segnalazioni
- aventi a oggetto i debiti accertati a decorrere dal 1° gennaio 2022.
entro 60 giorni decorrenti dal verificarsi delle condizioni o dal superamento degli importi sopra indicati.

Segnalazione dell'agenzia delle entrate

 L'agenzia delle entrate segnala l'esistenza di un debito scaduto e non versato relativo all'IVA risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche superiore all'importo di 5.000 euro.
L'agenzia delle entrate invia le segnalazioni:
- aventi a oggetto i debiti risultanti a partire dalle comunicazioni periodiche relative al primo trimestre dell'anno 2022;
- entro 60 giorni dal termine di presentazione delle comunicazioni dei dati delle suddette liquidazioni periodiche.

Vi segnalo che in questi giorni stanno arrivando le prime segnalazione tramite lettere di compliance.

Segnalazione dell'Inail

L'Inail segnala l'esistenza di un debito per premi assicurativi scaduto da oltre 90 giorni e non versato superiore all'importo di 5.000 euro.
L'Inail invia le segnalazioni:
- aventi a oggetto i debiti accertati a decorrere dal 15 luglio 2022;
entro 60 giorni decorrenti dal verificarsi delle condizioni o dal superamento degli importi sopra indicati.

Segnalazione dell'agente della riscossione 

L'agente della riscossione segnala l'esistenza di crediti affidati per la riscossione, autodichiarati o definitivamente accertati e scaduti da oltre 90 giorni:
- per le imprese individuali: superiori a 100.000 euro;
- per le società di persone: superiori a 200.000 euro;
- per le altre società: superiori a 500.000 euro.
L'agente della riscossione invia le segnalazioni:
- aventi a oggetto i carichi a lui affidati a decorrere dal 1° luglio 2022;
- entro 60 giorni decorrenti dal verificarsi delle condizioni o dal superamento degli importi sopra indicati.

Le segnalazioni sono effettuata per consentire di intercettare precocemente eventuali segnali di squilibrio economico/finanziario, che potrebbero determinare una situazione di crisi dell'impresa, e valutare se ricorrono i presupposti per chiedere l'attivazione della procedura di composizione negoziata disciplinata dagli articoli 2 e seguenti del decreto-legge 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla legge 21 ottobre 2021, n. 147.

In parole povere il ragionamento sarebbe il seguente: se l’imprenditore, il revisore, il sindaco non si sono resi conto del potenziale rischio per la continuità aziendale, allora è il caso che almeno l’Agenzia si preoccupi della salute di un suo debitore. Peraltro la comunicazione non ha alcuna conseguenza ai fini della riscossione, la quale potrà seguire il suo “normale” corso con l’emissione dell’avviso bonario, e relativa possibilità di sua rateizzazione. nonché, in caso di inerzia del contribuente, successiva emissione del ruolo e della cartella di pagamento. Sotto questo profilo nulla cambia, quindi.

Il vero e importante, anzi fondamentale, cambiamento riguarda la responsabilità degli amministratori, dei revisori e dei sindaci, sia a livello civilistico che penale, qualora decidessero di rimanere inerti di fronte alla segnalazione.

Difatti il comma 2 dell'art. 2086 c.c. è stato modificato in tal senso  e dispone che "l'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l'adozione e l'attuazione di uno degli strumenti previsti dall'ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.